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Due chiacchiere sulla Radio Svizzera

Da Lucca al Canton Ticino, passando per il mondo dei fumetti

Due chiacchiere sulla Radio Svizzera

Lucca Comics & Games 2014. Un’edizione ancor più travolgente e affollata delle precedenti, un successo senza se e senza ma sia per Zannablù, con l’esordio nella scuderia Star Comics grazie all’uscita di “The Porking Dead” e col ritorno in gran spolvero de “Il Signore dei Porcelli”, sia per le Edizioni Dentiblù, col collaudatissimo “Sacro/Profano”, la frizzante new entry di “Felinia” degli Sketch & Breakfast nonché l’infallibile Manu Tonini e il suo nuovo “Deficients & Dragons”.

Ma nei momenti di stasi della roboante kermesse, c’è chi si riposa, c’è chi si diletta e c’è chi si delizia con l’enogastronomia lucchese… mentre invece Stefano dei Dentiblù ha pensato bene di sfruttare un tranquillo giovedì sera (la quiete dopo e prima della tempesta) per fare due chiacchiere con gli ascoltatori di RSI Rete Tre, emittente radiofonica della Svizzera italiofona.
In terra elvetica, infatti, il giovedì sera c’è appuntamento fisso con fumetto e dintorni grazie alla trasmissione Nerd 3.0 e, proprio in concomitanza col primo giorno di Lucca Comics & Games 2014, forse in assenza di autori di spessore più elevato, nella terra degli orologi e del cioccolato si sono accontentati di sentir parlare il nostro.
Intervistato da Michele R. Serra (che ha giusto una “R.” in più del suo celeberrimo omonimo, ma vanta pressoché le stesse illustri collaborazioni), è spaziato dall’amarcord dei primissimi ruspanti vagiti del “caso Dentiblù” ai progetti verso l’infinito e oltre.

Cliccate sul player qua sotto e ascoltate la piacevole chiacchierata. Se poi non state nella pelle per sentire la celestiale voce da tenore di Stefano, portatevi avanti di un paio di minuti e ascoltate da lì.

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Ancora vivi…

Un po' di diario di bordo per farci perdonare il silenzio

Bestione™ fatto con l'applicazione ArtFlow per Android

Bestione™ fatto con l’applicazione ArtFlow per Android

Scusate il silenzio dall’ultimo post.
Molti che ci conoscono hanno già un’idea precisa dei nostri tempi e dei nostri ritmi: anche per noi vige il classico “1% ispirazione e 99% traspirazione”, e ora stiamo… traspirando.

Ma giusto per farci vivi e farvi ciao con la manina, vi raccontiamo che siamo barricati in studio a occuparci sia delle Edizioni Dentiblù (e delle roboanti novità che si preannunciano per il 2014), sia di progetti più o meno top secret di Zannablù.

Nel frattempo, dopo una serie di hard disk saltati nel giro di pochi mesi, abbiamo rotto il porcellino (o il cinghialino? Boh…) per riattrezzare la nostra tecnologia.

Tutto in Photoshop CS6

Fatto tutto in Photoshop CS6. Omaggio a cosa, là… a Whoopi Goldberg. No, un momento…

Fra le varie cose, una nuova fiammante Cintiq Companion Hybrid potrebbe riuscire finalmente a vincere gli ultimi barlumi di tradizionalismo del “matitaro” Stefano, dopo che nel 2008 – all’indomani dell’acquisto di una “normale” Cintiq 21UX – si era arreso dopo qualche tentativo ed era tornato alla grafite, mentre la socia Barbara ne conquistava l’uso esclusivo per tutte le altre fasi del lavoro, rendendola una sorta di appendice esterna del proprio corpo.
O quasi.

Ebbene, le dimensioni più contenute, le funzioni touch e l’imminente crisi di mezza età hanno forse cambiato le cose. Il rodaggio è avvenuto sia nella versione tavoletta grafica (lavorando sul completo e potente Photoshop CS6) che in quella tablet Android, con app niente male come ArtFlow, ma dopo due o tre sketchettini “ars gratia artis”, Barbara ha gentilmente obbligato Stefano a lavorarci per roba più seria, un po’ come togliere la rete dopo due salti a un trapezista principiante.

Magari ci vorrà un po’ a raggiungere una confidenza pari a quella con grafite che dolcemente si sbriciola nei pori della carta, però stavolta ce la possiamo fare. Vi terremo aggiornati.

Ancora vivi… 3.33/5 (66.67%) 3 voti

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Quando conquistammo l’America

Diario in differita delle nostre (dis)avventure a San Diego

Quando conquistammo l’America

Nel freddo dell’inverno 2014 ci balzano alla memoria i ricordi del sole della California.
Era il 2007 e, per quanto avessimo alle spalle dei lunghi trascorsi da espositori nelle varie fiere e mostre-mercato sul suolo italico, la prima volta al San Diego Comicon fu un’esperienza per molti versi inedita.
Seconda volta negli USA, prima in assoluto alla famosa convention del fumetto a stelle e strisce, eravamo partiti con la stessa incoscienza e spavalderia dei nostri esordi in Italia. Beginners again, stavolta poi con le peculiarità di un pubblico molto simile ma anche molto diverso.
Con noi portavamo “Pigsty of the Caribbean”, la versione adattata in inglese di “Maiali dei Caraibi” e, come ai bei vecchi tempi andati, eravamo in tandem coi nostri amici de “La Borsa del Fumetto” di Milano, lì presenti con iniziative promozionali targate Libreria dell’Immagine.

Fu l’inizio di una miniserie distribuita in USA e UK da Diamond Comics nel corso di tutto il 2008. Gran bell’esperimento, divertente e impegnativo e chissà dove ci avrebbe portati se alcune piccole complicazioni e le loro marginali conseguenze non avessero incasinato la situazione quel “troppo” da imporci una pausa di riflessione. Ma tant’è.

In ogni caso, scavando nei nostri archivi, ecco che riesumiamo un diario scritto a caldo (dalla metà coi baffi dei Dentiblù) e mai compiuto. Però buffino, dai.
Buona lettura!

San Diego Comicon 2007

Non è un’esagerazione se dico che ho passato i mesi precedenti al luglio 2007 – 24 luglio, per l’esattezza – ad impararmi a memoria tutti i dettagli del San Diego Convention Center e dell’area che circonda quel tratto della West Harbor Drive.
Ore e ore su internet, cercando foto, girando e rigirando il modellino in scala di GoogleEarth, raccogliendo informazioni su viabilità e parcheggi per prevenire un incubo che poi invece ci sarebbe comunque stato.
O meglio, c’è stata quella serie di piccoli inconvenienti e fatiche che in precedenza avrei definito un incubo ma che, vissuti “in diretta” sotto il sole californiano, non erano altro che una serie di piccoli inconvenienti e fatiche, da sbrogliare uno per uno con un po’ di buona volontà e olio di gomito.

I wish they all could be California girls... O.o

I wish they all could be California girls… O.o

Era il primo pomeriggio (ovviamente col fuso orario “pacific time”) di mercoledì 24 luglio quando, a bordo della mia Taurus noleggiata da Herz, mi avvicinavo a quella famosa area che conoscevo ormai bene in teoria. E, a vederla, non era poi così diversa da come l’avevo immaginata: palazzi, palme, semafori e un sole dorato e abbagliante. Il navigatore mi aveva cannato impietosamente strada più volte, fra intricatissimi garbugli di corsie autostradali e svincoli vicinissimi fra loro, obbligandomi a forzose retromarce in zone del tutto aliene. In più, qualche deviazione in zona porto e l’ormai impellente bisogno di far pipì, smorzavano il già cauto ottimismo che riponevo nell’imminente evento diegano.

Secondo i fallibili piani del sottoscritto, bastava introdursi nel capiente parcheggio sotterraneo del Convention Center e da lì salire per qualche piano in ascensore. Peccato che già a 100 metri dall’ingresso di detto parcheggio, si vedesse campeggiare una serie di segnali di divieto d’accesso: “full lot”. Un “Don’t Panic” di adamsiana memoria era l’unica cosa a cui io e la mia vescica ci tenessimo aggrappati in quel momento, mentre il sole si rendeva ancor più complice di una già copiosa sudorazione. Per fortuna, a 400 metri, un parcheggio libero (se non dal dazio di 10 dollari) era la prossima speranza.

E così, sganciato il biglietto verde con la faccia del presidente Hamilton, mettevo finalmente requie al motore della Taurus, per iniziare l’anda e rianda lungo quei famosi 400 metri che, quel giorno e nei 4 successivi, sarebbero stati la mia più marcata eccezione a quella “car culture” di cui la California è imbevuta.

First step: un vespasiano. Vabbè, lasciando perdere le priorità corporee, il primo vero first step era impadronirsi del tavolinetto dell’area “Small Press” prenotato dal nostro amico Nessim Vaturi della Borsa del Fumetto. Ebbene, se Nessim sarebbe arrivato solo la notte successiva, il compito di ritirare la titolarità dello spazietto (e i 4 pass) era nostro. Leggi il resto »

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Un felicissimo anno nuovo!

Il festoso Capodanno dei Dentiblù

Oggi che scriviamo è il 30 dicembre 2013, ergo domani saluteremo questo strano anno appena trascorso per dare il benvenuto al 2014.
Ma oltre che augurarvi ogni bene (salute, soldi, successo, ammore e tutte le altre cose che immancabilmente popolano le nostre più fauste aspettative), ci auspichiamo che il vostro Capodanno sia ben più frizzante e vivace di quello da noi trascorso quasi 365 giorni fa e che qui vi trasmettiamo in tutta la sua enfasi.

Ci è stato chiesto più volte se fossero davvero gli ultimi istanti del morente 2012 o se fosse una bella montatura in differita. Beh, potremmo rispondere che una bella influenza di fine anno o altri inconvenienti avessero steso buona parte dei nostri commensali costringendoci a un tête-à-tête di un’inedita intimità, oppure che sì, fosse una montatura giusto per ridacchiare un po’.
Scegliete voi la versione che vi deluda di meno.
O di più, è uguale.

In ogni caso… buon anno nuovo!

Un felicissimo anno nuovo! 4.00/5 (80.00%) 2 voti

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Dentiblù Coke & Mentos

Quando ci divertivamo a fare cose fesse. E invece, adesso...

Ecco qua un altro reperto storico su quanto siamo dementi quando ci mettiamo.
Correva l’anno 2007 e non era da molto che in rete imperversavano roboanti filmati su come, immergendo le caramelle Mentos in bottiglie di Diet Coke, si ottenesse un’eruzione da utilizzare nei più disparati modi.
Ebbene, un po’ abbiamo resistito ma poi ci siamo lasciati contagiare.

Trovato un luogo sufficientemente pianeggiante e isolato da sguardi indiscreti, abbiamo sacrificato i nostri dolciumi alla scienza e alla scemenza, ma non senza immortalare l’accaduto.
Per risparmiarvi ore di footage ed estenuanti minuti a scartare le diaboliche caramelle, ecco un serrato montaggio dei momenti più salienti che ci ha realizzato quel mago dell’editing del nostro carissimo amico Matteo Molinari.
Il primo sulle note di una musichina ska composta dal principe del foro Roberto Scarchini (mani rubate alla musica, invero):

Il secondo è un’extended (ma non troppo) version che il buon Matteo non ha resistito a creare sulle note di “Freeze Frame” dei J. Geils Band:

Due spassosi pomeriggi d’autunno a correre il rischio di un setto nasale fratturato o di un distacco della retina qualora qualche bottiglia avesse preso traiettorie strane. Ufficialmente: non fatelo a casa. Detto fra noi: ma sì, è divertentissimo. Però non venite a darci la colpa se vi sparate una Diet Coke nei denti, ok?

Tempo dopo ci eravamo di nuovo recati sul luogo del delitto con nuove attrezzature diaboliche (vale a dirsi il Geyser Tube che, fra le altre cose, riduce l’apertura della bottiglia per un getto alto dei metri), ma il luogo non era più granché disabitato.

Infatti lì accanto c’era un edificio abbandonato da cui provenivano voci. No, non fantasmi, quanto piuttosto dei giovanotti in vena di sperimentare chissà quali sostanze chimiche, probabilmente al di là di aspartame e caffeina. Non vedevamo i volti, ma a ogni eruzione sentivamo commenti impastati del tipo: “oh, guarda questi: si divertono peggio di noi!”

Il che potrebbe essere oggetto di discussioni, ma va a finire che quel briciolo di dignità prende il sopravvento e ti fa appendere al chiodo le caramelle e le bibite dietetiche.
Anche perché, eruzioni a parte, abbiamo una certa avversione a tutto ciò che è dietetico. E si vede.

Dentiblù Coke & Mentos 4.50/5 (90.00%) 2 voti

Un commento a “Dentiblù Coke & Mentos”

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Buone Feste a (quasi) tutti!

Ovvero: perché non è saggio entrare nottetempo in casa altrui...

Buone Feste a (quasi) tutti!

“Non potevo sapere che era lui! Mi sono trovato davanti questo energumeno vestito in modo fesso e, con quello che si sente dire in giro…”

Buone Feste a (quasi) tutti! 3.00/5 (60.00%) 1 voti

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Sgarbi al libro di ARTErnativa

Nonché l'onore di essere brutti, str**zi e c*rnuti...

Sgarbi al libro di ARTErnativa

ARTErnativaLo diciamo immodestamente: ARTErnativa è un piccolo capolavoro.
Pregiata versione cartacea di un fenomeno web che non ha raggiunto i fantastilioni di utenti solo perché nato quando il web era ancora 1.0, vede ai testi gli incontenibili Alberto Ghè, Andrea Lombardo e Pablo Renzi che ne sono gli ideatori, mentre alle matite abbiamo il fenomeno Walter Leoni.
Il concetto è semplice ma l’esecuzione è impeccabile: capolavori dell’arte di ogni epoca narrati da chi puntualmente ne travisa il significato e, nondimeno, ce lo spiega dall’alto degli specchi su cui si è appena arrampicato.

Quindi, dopo la sua gloriosa vita online, costellata anche da eventi live, il libro di ARTErnativa ha visto la luce nella primavera 2013, per avere il suo battesimo di pubblico al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Ma come i più vispi fra voi avranno notato, l’eloquente sottotitolo è “Come spiegare l’Arte a una CAPRA! CAPRA! CAPRA!”. Come far sì che l’omaggio al nostro criticone nazionale (d’Arte, s’intende) giungesse a destinazione? Niente paura, anche stavolta la montagna va da Maometto.Sgarbi-ARTErnativa
Si dà il caso, infatti, che Vittorio Sgarbi passasse di lì. Ma non solo.
Si soffermasse davanti allo stand delle Edizioni Dentiblù. Ma non solo.
Vi si soffermasse MOLTO a lungo.

Tant’è che l’impavido Stefano “DokBonfus” Bonfanti, una delle due metà di cervello che stanno scrivendo questo post, si è lanciato verso il ciuffodotato professor Sgarbi e, brandendo una copia di ARTErnativa, gliene ha omaggiato senza “se” e senza “ma”. Il documento fotografico qui a fianco non lascia adito a dubbi (Stefano è il tizio in rosso, Sgarbi è quello che tiene il libro. A scanso di equivoci).

Più o meno, il dialogo è andato così:

SB- “Ahem… professor Sgarbi?”

VS- “Ahrr… arrivo!”

SB- “La volevo omaggiare di…”

(mano di Sgarbi che afferra il libro mentre ci dà le spalle)

SB- “Vabeh, è stato un piac…”

(Sgarbi che si volta in favore di camera e legge il sottotitolo a lui ispirato, dopodiché si ribalta all’indietro)

VS- “Ahrr… BRUTTI STRONZI CORNUTI! Ah ah ah!”

(Stefano che si asciuga il sudore dalla fronte, confortato dall’ilarità del Prof.)

SB- “I nostri autori l’hanno voluta omaggiare col sottotitolo…”

VS- “Ah ah ah! Dica ai suoi autori che ha parlato col titolare del CAPRA! CAPRA! CAPRA!”

SB- “Non mancherò!”

(Stefano si riappropinqua timidamente verso lo stand, ma il Prof. lo ferma afferrandogli l’avambraccio)

SB- “…”

(Sgarbi sorride affabile)

VS-”Grazie!”

Ebbene, l’orgoglio di avere anche noi un insulto sgarbiano è impagabile, ma anche la sua cordialità è stata una piacevole sorpresa. Stefano è stato sollevatissimo dal non essere tornato allo stand con qualche dito amputato o con una querela.
Il suo entusiasmo trapela anche dall’intervista a caldo per Radio Impronta Digitale rilasciata agli amici di Mercury Comics (che ringraziamo, anche per la foto sopra) negli istanti immediatamente successivi.

Per chi non vuole andare a cercarsi l’intervista (pigroni!), sentitevela direttamente dal player qui sotto.

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Sgarbi al libro di ARTErnativa 4.50/5 (90.00%) 2 voti

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La Rapina

Una chicca del cinema muto anni venti.

La RapinaUna perla che non si trova neppure negli archivi cinematografici più prestigiosi ci narra le gesta di una rapina del tutto… peculiare.

Candidato alla Palma d’Oro, all’Orso d’Oro di Berlino e al David di Donatello ben prima che questi premi venissero anche solo inventati, adesso si rivela a voi in tutto il suo dramma.

Una prova da Oscar per i Dentiblù oppure un campanello d’allarme per il geriatra che dovrebbe curarne la demenza senile?

Buona visione!

La Rapina 4.50/5 (90.00%) 2 voti

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È arrivato DeMEntiblù!

Ovvero: il risveglio dal coma telematico dei Dentiblù

È arrivato DeMEntiblù!

Lo abbiamo annunciato. Non è arrivato.
Lo abbiamo annunciato sul serio. Sono passati dei mesi.

Ma nonostante la sorte e la nostra mania di imbarcarci in più impegni di quanti ne sappiamo gestire, ecco che DeMEntiblù è finalmente arrivato!
Cos’è? Cosa non è? Cosa vuol essere?
Strutturato come un blog, è anche un’occasione di tirar fuori tutte quelle cose che non troverebbero posto nel resto del sito, dove parliamo dei fumetti di cui siamo autori, di quelli di cui siamo editori o del nostro lavoro di illustratori e creativi.

Cosa manca in tutto questo? Semplice: la possibilità di esprimere anche la passione con cui svolgiamo tutto il resto, ma anche quel pizzico di follia che ci spinge.
E poi – perché no? – la possibilità di un contatto diretto coi nostri lettori, amici, colleghi e chi ci segue a vario titolo.

All’inizio, quando nel 2000 ci eravamo lanciati sul web con un sito tutto cesellato a mano nel vecchio html, c’erano solo passione e follia.
Poi ci siamo trincerati in anni di distaccata e seriosa professionalità, delegando il fido Zannablù come unico nostro ambasciatore.
Ora è il momento di tornare a ridere insieme.
Perché Edizioni Dentiblù e Studio Dentiblù sono ok, ma siamo anche e pur sempre i vostri… DeMEntiblù!

 

È arrivato DeMEntiblù! 3.00/5 (60.00%) 1 voti

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Madonna, che sorpresa!

La bionda cantante che inneggia all'amore

Anni fa eravamo con un amico in una birreria quando ci siamo trovati tutti quanti a fissare un piccolo prodigio. A un maxischermo passavano le immagini di un’emittente musicale, mentre dagli altoparlanti del locale usciva tutt’altro tipo di musica. Eppure… la sincronia fra suono e video era portentosa: stesso ritmo e sequenze che si sposavano alla perfezione con le note.
Valeva la pena ricreare il fenomeno in laboratorio ed ecco che è venuto fuori il video qui presente.

YouTube ce lo ha cassato più volte perché i suoi protocolli “meccanici” ci segnalavano in automatico problemi di copyright. A nostro modesto avviso è legittimissimo (fair use per il diritto statunitense, parodia e diritto di satira qui da noi) e ora che abbiamo un blog, non saremo oscurati.
Poi chissà, magari gli emissari della bionda cantante di cui al video (o quella di cui all’audio) ci suoneranno il campanello per esporci le loro rimostranze.
A quel punto non potremmo dire altro se non… “Madonna, che sorpresa!

Madonna, che sorpresa! 4.80/5 (96.00%) 5 voti

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